Myco-terapia
 
 


Gli albori della Myco-terapia: Otzi... lo sciamano di ghiaccio

Otzi, l’uomo del Neolitico, vissuto 5000 anni fa, la cui mummia umida è stata ritrovata nel 1991 nelle Alpi Tirolesi, fra gli attrezzi e gli utensili che costituivano il suo indispensabile “kit di sopravvivenza” vi erano anche due specie fungine: Fomes fomentarius e Piptoporus betulinus. Il primo veniva utilizzato come esca per l’accensione del fuoco (la tecnica è riprodotta nel filmato che segue), del secondo invece venivano probabilmente sfruttate le proprietà antibiotiche (l’ autopsia ha rivelato infatti che Otzi soffriva di vermi intestinali).

Recenti analisi chimiche su estratti di Piptoporus betulinus hanno portato alla identificazione di numerosi composti con effetti medicinali: anti-infiammatori, anti-batterici, anti-tumorali, anti-virali.

Sono stati isolati sei acidi triterpenici, con proprietà anti-infiammatorie; una molecola la Piptamina con attività anti-microbica nei confronti di molti batteri (fra cui Bacillus subtilis ed Escherichia coli).

Un estratto polisaccaridico del fungo era in grado di inibire la crescita del sarcoma nel ratto e l’acido betulinico estratto da questo fungo si è dimostrato tossico per le cellule di melanoma. Il suo estratto si è dimostrato soprattutto efficace come anti-virale, sia nella prevenzione che nella terapia di alcune infezioni (virus della febbre gialla, dell’influenza aviaria, del vaiolo..), senza causare danni alle cellule sane.





 
Cordyceps sinensis: Vermi d’inverno ed erba in estate
Questa è l'espressione usata dai cinesi per descrivere un particolare fungo che cresce spontaneo nell'Autonoma Regione del Tibet, in India, Nepal e Cina: Cordyceps sinensis. Si tratta di un fungo entomofago, che infetta le larve degli insetti di Hepialus armoricanus e che cresce generalmente in zone a 3000-5000 m sul livello del mare, in aree con elevate precipitazioni. Hepialus armoricanus ha un ciclo vitale di 4-5 anni di cui il 90% è trascorso nello stadio di bruco. Il bruco una volta infettato raggiunge lo strato superficiale del suolo dove muore, si mummifica e da questo, nei mesi estivi, si sviluppa un fungo simile ad un ramoscello che fuoriesce da suolo.

Questo fungo è particolarmente ricercato in Oriente per le sue proprietà medicinali, soprattutto in relazione alla stimolazione del sistema ormonale umano (dovuto alla presenza, nel corpo fruttifero e non nel micelio vegetativo, di Cordycepina) con effetti anti-età. Il costo è proibitivo: 10.000 dollari americani al chilo.


Antrodia camphorata


 

Antrodia camphorata è una poliporacea molto apprezzata originaria dell’isola di Taiwan. I corpi fruttiferi hanno tonalità dall’arancio-rosso fino al marrone, sapore amaro- canforato e crescono esclusivamente su una specie di albero della foresta pluviale, il Cinnamomum kanehirai, simile all’albero della Canfora e  che contiene elevate concentrazioni di olii aromatici.

Purtroppo tale pianta sta diventando progressivamente sempre più rara e viene protetta dal governo locale, conseguentemente è difficile anche trovare corpi fruttiferi di Antrodia per cui il suo costo è salito notevolmente.

Gli scienziati hanno recentemente scoperto tecniche di coltivazione del micelio di questo fungo in coltura liquida, sia i basidiomi che il micelio contengono composti attivi medicinali.

L’attività medicinale sembra essere legata alla presenza di polisaccaridi, triterpenoidi e steroli.
In medicina tradizionale Taiwanese estratti di Antrodia vengono comunemente usati come anti-cancro, anti-allergico e per le sue proprietà epato-protettive.
Ricerche scientifiche hanno evidenziato un potenziale utilizzo nel trattamento del diabete, della ipertensione e dell’epatite; l’attività antitumorale, legata alla non tossicità degli estratti, fanno ben sperare per un suo utilizzo come adiuvante nella terapia di alcuni tipi di tumore, tra cui quello alla prostata, al seno e alla vescica (Peng et al. 2007, Hseu et al. 2006, Chen et al. 2007)