Le temperature raggiunte in pastorizzazione generalmente riescono ad uccidere le larve di insetti presenti nelle materie prime o depositate durante la preparazione del substrato, per cui la loro presenza è spesso conseguenza di una infestazione successiva. Gli adulti sono attratti dal composto in fermentazione ed eventualmente entrano nella fase di raffreddamento del substrato. Un composto ben incubato non favorisce lo sviluppo delle larve.
Sono in grado di rilevare la presenza di Trichoderma e depositare le loro uova nelle zone in cui la muffa si sta sviluppando.
Le larve si nutrono e si sviluppano sui corpi fruttiferi dei funghi danneggiandoli.
Essendo molto attivi sono degli ottimi veicoli di malattie batteriche e fungine.
L’unico trattamento efficace è l’esclusione fisica dalle zone di incubazione e coltivazione e la lotta meccanica con trappole a cattura per gli adulti.
Il danno economico è sia diretto, con la riduzione della quantità e qualità prodotte, che indiretto facilitando la diffusione di malattie fungine, batteriche, acari e nematodi.
Anche in questo caso è importante il monitoraggio delle aree maggiormente soggette (tunnel di incubazione e stanze di coltivazione) per stimare il livello di infestazione ed intraprendere opportune azioni correttive e preventive.
Alcune specie (Tarsonemus myceliophagus), non visibili ad occhio nudo, si nutrono anche del micelio vegetativo del fungo per cui si manifestano in quanto causano una colorazione rosso bruna alla base del gambo ed i funghi si presentano poco attaccati alla terra di copertura in quanto tali acari si nutrono delle ife basali con le quali il fungo si ancora al terreno.
Insetti
Nematodi
Acari