Eventi
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Dr. Roberto Altieri1, Dr. Alessandro Esposito1 Dr.ssa Milva Pepi2
Dr.ssa Francesca Parati3.
1Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo
(ISAFoM), sezione di Perugia.
2Dipartimento di Scienze Ambientali, Università degli Studi di Siena.
3Azienda Agricola Valfungo, Sansepolcro (AR)
Soluzioni alternative allo spandimento diretto in campo dei sottoprodotti dei frantoi
Lo spargimento nei suoli agrari dei reflui dei frantoi oleari rappresenta uno strumento valido per contrastare la desertificazione e migliorare la fertilità dei suoli, riducendo, al contempo, le emissioni di CO2 connesse al riscaldamento globale. Tuttavia, il breve periodo dell’anno in cui tali reflui vengono generati e la presenza in essi di composti di difficile degradazione, rendono difficoltoso il loro spargimento diretto in campo. Pertanto sono state proposte soluzioni alternative capaci, attraverso trasformazioni biologiche, di convertire i reflui oleari in ammendanti di più sicuro impiego. A tal proposito l’ISAFoM-CNR nel 2004 ha sviluppato una nuova tecnologia denominata MATReFO (brevetto: WO/2005/082814). Il processo proposto si realizza attraverso la miscelazione dei reflui oleari tal quali con appropriate quantità di additivi organici igroscopici come paglia, cascame di lana, foglie e rametti recuperati dal lavaggio delle olive in frantoio, potature. La miscela così ottenuta viene poi sottoposta ad un breve periodo di compostaggio statico prima dell’uso.
L’ISAFoM-CNR ha effettuato diverse prove di impiego agronomico di tali miscele sperimentali, ottenendo buoni risultati come fertilizzante sia su Olivo sia su colture a ciclo breve, come surrogato della torba in vivaio in coltivazioni in contenitore, come ingrediente nella preparazione industriale del substrato di coltivazione per Agaricus bisporus. Le prove in campo hanno inoltre evidenziato un incremento significativo del contenuto di humus nel suolo ed effetti benefici sulla microflora tellurica, con particolare riferimento ai batteri nitrificanti. Le prove in vivaio hanno dato risultati di crescita e sviluppo soddisfacenti in olivo, fragola, cipresso, alloro, e piante ornamentali quali geranio e clorofito, dimostrando proprietà “a lento rilascio di azoto” dell’ammendante.
Nella coltivazione di A. bisporus il substrato sperimentale contenente reflui oleari si è dimostrato capace di supportare una popolazione più numerosa di microorganismi favorevoli allo sviluppo del fungo coltivato, con particolare riferimento agli attinomiceti, capaci di agevolare la degradazione degli ingredienti del substrato di coltivazione inducendo una conseguente maggiore efficienza biologica del fungo.
Allo scopo di ottenere compost di elevata qualità, l’ISAFoM-CNR è anche impegnato allo sviluppo e promozione aziendale di sistemi dinamici e a basso costo di compostaggio dei reflui oleari (con rivoltamento del cumulo) con processi che si realizzano attraverso la miscelazione dei reflui oleari grezzi con opportuni additivi organici igroscopici facilmente reperibili in loco.
L’ISAFoM-CNR, ha dunque dimostrato, grazie ai sistemi di gestione proposti, come sia concretamente possibile trasformare i reflui oleari da scarto da smaltire in risorsa caratterizzata da alto valore aggiunto e dunque da valorizzare proficuamente in agricoltura.
Advances in recycling to soil of raw olive mill by-products.
Recycling to soil Olive Mill Waste (OMW) has the potential to contrast soil desertification thus improving soil fertility and, at the same time, reducing CO2 emission associated to global warming. However, the short period in which OMW are produced and the high load of recalcitrant compounds, make difficult direct land spreading of raw OMW. Consequently, sustainable biological treatments able to transform OMW into a safe amendment have been progressively investigated. With this regard, ISAFoM-CNR in 2004 developed a new technology termed MATReFO (patent WO/2005/082814). The process consists essentially of mixing raw, destoned OMW with hygroscopic organic waste such as straw, wool waste, sawdust, olive leaves and twigs from olive mill and pruning residues. The resulting mixture is then stored aerobically to promote static composting before use.
Using such kind of improved mixture, ISAFoM-CNR performed several agronomic trials which showed it to be a good amendment/fertilizer in Oliveculture and short-term crops, a valuable surrogate of peat in potted nursery cultivations and an excellent ingredient in the preparation of substrate for industrial cultivation of Agaricus bisporus. Field trials showed significant increases in soil humic content and beneficial effects on soil microbiota, mainly nitrifying bacteria. Nursery trials showed good performances for olive, strawberry, laurel, Cupressus spp., and ornamental plants such as Pelargonium spp. and Clorophytun comosum cv., further showing to be a slow releaser of nitrogen during cultivation. The OMW- amended substrate supported higher populations of beneficial microorganisms in Agaricus bisporus cultivation especially, actinomycetes which enabled the breakdown of the compost ingredients and resulted in higher biological efficiency than control.
ISAFoM-CNR is also advancing the agronomic use of olive mill by-products by promoting on site, low-cost and fast composting procedures of raw OMW by mixing them with appropriate hygroscopic organic waste (additives) in order to obtain a selective and value-added amendment for different safe agronomic uses.
ISAFoM-CNR demonstrated that conversion of OMW (a liability) into value-added substrates (an asset) is an effective waste management tool in oleaculture.